Sunday, November 9

Lezione n.1: forse non è tutto qua

Ma è un tesoro!

Questa è la sera delle cose senza senso. Fuori una nebbia strana avvolge il lampione. Sto masticando troppo rabbiosamente una golia bianca; ecco, è già finita. Giù qualcuno arriva in macchina, scende ed entra in un cancello. So chi è. E' il figliolo che torna a casa. Uno dei tanti personaggi di questa storia. Poi c'è la tipa che urla, la tipa dal volto cattivo e dal motorino assassino che torna dalla lidl carica di sacchetti; le mamme in congedo che escono alle quattro di pomeriggio in tuta da ginnastica spingendo in contemporanea i propri passeggini e parlando di cibi sani vestitini omogeneizzati e delle prime parole del pargolo; marciano affiancate, a grandi passi, cinguettando e ridendo; si guardano intorno in cerca di potenziali pericoli; quando passi loro a fianco ti fissano con gli occhi carichi di un'odio primitivo, ancestrale, fatto dell'innata paura che qualcosa qualunque cosa possa succedere all'esserino che stanno portando in giro, e sono sicura che in quel momento le loro mani si stringono ancor più alle maniglie del passeggino. Un attimo strano, silenzio, i bimbi con la loro testolina innocente e ancora calva si sporgono a vedere che succede.

Passo oltre. Le mamme in posizione da esercito stanno compatte e avanzano a grandi falcate.
I bambini non hanno colpa di tutto questo.
Chi poteva immaginarlo.
Eppure,
a volte...
I bambini sono troppo coperti, signora. Signora? Il suo piccino è un fagotto, temo che così non riesca a respirare. Signora?

Signora?

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